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I grandi capolavori della maturità beethoveniana occupano lo sfondo della ricca corrispondenza del biennio 1823-24. Si moltiplicano gli sforzi del maestro per trarre dalla musica i mezzi per il sostentamento proprio e del nipote Karl. La Missa solemnis, la Nona Sinfonia, le variazioni su un Valzer di Diabelli, la prima serie di Bagatelle per pianoforte, la commissione dei tre Quartetti per il principe Galitzin: mentre Beethoven compone febbrilmente, si affaccia la presenza, talvolta fastidiosa e ingombrante, di Anton Schindler. Si conferma, anche per la datazione delle lettere, l'importanza dei celebri "Quaderni di conversazione", specchio della vita quotidiana del grande compositore.